Rifiuti non autorizzati, area sequestrata a industria conserviera

I Carabinieri del NOE di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a Castel San Giorgio (Sa), hanno apposto i sigilli di sequestro ad un’area di circa 400 (quattrocento) metri quadrati costituente un più ampio terreno di pertinenza di una nota locale industria conserviera, su cui, da tempo, risultavano depositati ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi, per una stima approssimativa di circa 300(trecento) metri cubi.

Sull’area oggetto del sequestro, nel corso del sopralluogo, i Carabinieri hanno rinvenuto illecitamente depositati, tra l’altro completamente esposti agli agenti atmosferici, direttamente su nudo terreno e senza sistema di raccolta e/o regimentazione delle acque meteoriche e di dilavamento, considerevoli quantitativi di rifiuti speciali, come rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, quali miscugli di cemento, mattoni, mattonelle e calcinacci frammisti a terreno provenienti dall’attività di costruzione e/o demolizione.

In particolare, i Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente nel corso del controllo all’industria hanno accertato che l’attività aveva effettuato la gestione e lo stoccaggio abusivo (messa in riserva) dei rifiuti speciali di cui al codice CER 170904, in assenza della prescritta iscrizione/autorizzazione, così in violazione della normativa ambientale.

Le attività di indagine proseguiranno ora con specifici accertamenti per stabilire la provenienza ed il trasporto del materiale di risulta rinvenuto nella disponibilità della società.

Nel corso del controllo, alla luce delle emergenti responsabilità penali per la violazione dell’articolo 256 del D.Lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente) circa la gestione non autorizzata di rifiuti, una persona, il legale rappresentante dell’industria conserviera, è stata deferita in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore, guidata dal Procuratore Capo Giovanni Francesco Izzo.

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