Ricigliano. Sequestrata discarica abusiva, in azienda di stoccaggio

I Carabinieri del NOE di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, unitamente a quelli della locale Stazione, a Ricigliano, hanno apposto i sigilli di sequestro ad un’area comunale di complessivi diecimila metri quadrati circa adibita in parte minore a sito di stoccaggio abusivo di rifiuti speciali e per la maggiore superficie a vera e propria discarica di rifiuti speciali. L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo odierno in esecuzione a decreto del GIP del Tribunale di Salerno, dott.ssa Dolores Zarone, è stata coordinata dal sostituto Procuratore dott.ssa Marinella Guglielmotti, della sezione reati ambientali della Procura Salernitana, guidata dal Procuratore Capo Corrado Lembo.
La Procuratore della Repubblica, in esito alle attività investigative poste in essere dai Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente, ha anche emesso informazione di garanzia a carico di tre persone, due pubblici amministratori comunali ed un pubblico impiegato del comune, per le violazioni in ordine ai seguenti reati:
– art.256, comma 1, lett.a) del D.L.vo n.152/2006, per avere effettuato alla località Convento, area P.I.P. del comune di Ricigliano, in un’area di circa 400mq, attività di stoccaggio abusivo di rifiuti speciali non pericolosi classificati con il CER 150101 “imballaggi in carta e cartone”, CER 150102 “imballaggi in plastica”, CER 200301 “rifiuti urbani non differenziati” e CER 150106 ‘imballaggi in materiali misti non selezionati costituiti da plastica dura, vetro e metallo”, in assenza della prescritta autorizzazione;
– art.256, comma 3 del D.L.vo n.152/2006, per avere realizzato e gestito, alla località Convento, area P.I.P. del comune di Ricigliano, in un’area di circa 9.000mq, una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, quali rifiuti misti dell’attività di costruzione e/o demolizione frammisti a terra e rocce da scavo, rifiuti di imballaggi in plastica, imballaggi in metallo, rifiuti di legno, pneumatici fuori uso, rifiuti di vetro, rifiuti di barattoli in banda stagnata, rifiuti biodegradabili di cucine e mense, sfalci di potatura e cassonetti per la raccolta di R.S.U. rotti e inutilizzabili, tutti depositati alla rinfusa direttamente sul nudo terreno, privi di alcuna copertura e completamente esposti agli agenti atmosferici, in assenza della prescritta autorizzazione;
Tra l’altro lo stesso GIP ha evidenziato che “il Comune di Ricigliano, contravvenendo alle norme sulla gestione dei rifiuti, ha costituito da anni una vera e propria discarica non autorizzata sul terreno P.I.P. in cui riversa anche i rifiuti derivanti dalla propria attività di gestione del territorio; inoltre, ammassando i rifiuti che derivano dalla raccolta differenziata di plastica, carta e indifferenziata, oltre le 48 ore previste per legge, ha creato un sito di stoccaggio degli stessi, non idoneo e non autorizzato.”
Il Giudice per le Indagini Preliminari, pertanto, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero che ha condiviso le risultanze investigative dei Carabinieri, al fine di non consentire il protrarsi o l’aggravarsi del reato, con ulteriore inquinamento del suolo, del sottosuolo e dell’area circostante, ha ritenuto di disporre il sequestro preventivo di quanto descritto.
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