Gori impugna ordinanze contro i distacchi: illegittime

“Le ordinanze contro i distacchi dei contatori sono illegittime”. Così Francesco D’Avino, dirigente della Gori Spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato nei comuni dell’Ato 3. Parole che frenano l’entusiasmo dei numerosi sindaci dell’Agro nocerino e dell’Agro vesuviano che, nelle ultime settimane, hanno siglato i provvedimenti con i quali si fa divieto ai tecnici della Gori “di procedere al distacco dei contatori idrici e alla sospensione dell’erogazione di acqua potabile su tutto il territorio del comune”.
Un intervento quello dei sindaci sollecitato da cittadini, associazioni e comitati che ritengono il distacco della fornitura, disposta nei confronti dei morosi, un vero e proprio sopruso da parte della Gestione Ottimale Risorse Idriche. Un provvedimento che, però, potrebbe non sortire alcun effetto. Il dirigente della Gori è stato chiarissimo: “Stiamo contestando le ordinanze dei sindaci perché sono illegittime – ha evidenziato D’Avino -. Occorre tutelare tutte quelle persone oneste che con sacrificio pagano le bollette. Se paghiamo tutti il costo del servizio diminuisce. Inoltre, preciso che le fasce più disagiate e i cittadini che hanno problemi economici sono tutelati e beneficiano di agevolazioni. Questi provvedimenti fanno un danno ai cittadini perbene”.
Nei comuni dell’Agro nocerino queste ordinanze stanno fioccando. Il provvedimento è stato adottato, in particolare, dai sindaci di Pagani, Sarno, Castel San Giorgio e San Marzano Sul Sarno. Il primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, che pure è in prima linea nella battaglia contro la Gori, invece, ha preferito non emanare l’ordinanza contro i distacchi, manifestando perplessità dal punto di vista giuridico.
Tiziana Zurro
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