Un giorno dedicato alle donne, una festa. Ma perché dedicarne uno soltanto? Dovrebbero esserne 365 e non basterebbero ad omaggiare il gentil sesso.
Madri, sorelle, mogli, amiche: le donne, l’altra metà del cielo.
É vero, la festa ha una sua connotazione storica, legata alla morte di 129 operaie americane in un incendio divampato presso un’industria di New York nel 1908, l’8 marzo. Ogni anno, siamo tutti a ricordarlo e poi? Ritorna la quotidianità, la vita nella sua “normalità”, quella della società maschilista.
Ritornano le tragiche notizie: stupro, stalking, omicidi, mobbing. Il cui oggetto é sempre lo stesso: la donna. Non é pessimismo, ma un istintivo quanto realistico modo di guardare in faccia la realtà, la solita orrenda realtà.
Bisogna fare ancor di più e non abbassare mai la guardia.
Regaliamole le mimose, questo fiore del mese di marzo simbolo dal 1946, quando l’Unione Donne Italiane ne fece la bandiera di questa ricorrenza.
Regaliamole, anche tutto l’anno; non solo fiori, ma anche e soprattutto, gesti.
Auguri!
Giuseppe Colamonaco