Strade della mozzarella, successo nella tappa estera

Una serie di incontri dedicati alla stampa di settore per approfondire la conoscenza del distretto gastronomico più famoso al mondo a marchio europeo che vanta la mozzarella di bufala, i pomodori campani (San Marzano e Piennolo del Vesuvio), la pizza napoletana, la pasta di Gragnano, l’olio extravergine d’oliva.
Prodotti espressione di un territorio in cui ci sono ben cinque luoghi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Per la prima volta, a Le Grand Tasting, le festival des meilleurs vins, che si svolge annualmente al Carrousel du Louvre, si sono aperte le porte alla Mozzarella di Bufala Campana DOP ed alla Pizza Napoletana. 
All’interno dell’evento curato da  Michel Bettane e Thierry Desseauve, nella sezione “Ateliers Gourmets” si sono svolti due momenti di approfondimento sulla pizza e la mozzarella introdotti da Enzo Vizzari, direttore delle Guide Espresso.
Sono stati oltre cento gli addetti ai lavori, importatori, giornalisti, ristoratori, che hanno seguito i laboratori dedicati alla Mozzarella di Bufala Campana ed al suo uso sulla pizza. Tenuti dai maestri della pizza napoletana Franco Pepe e Salvatore Salvo.
I partecipanti hanno avuto modo di scoprire tutte le caratteristiche della mozzarella di bufala DOP, raccontata dal direttore del Consorzio di Tutela Antonio Lucisano, e della pizza napoletana con un focus di approfondimento anche sui pomodori a denominazione di origine campani: il Piennolo del Vesuvio ed il San Marzano. In abbinamento Champagne Ruinart e Cerasuolo d’Abruzzo Villa Gemma di Masciarelli.
La Pizzeria “La Famiglia” dello storico gruppo di ristoranti italiani “Rebellato” ha ospitato la serata finale, che ha visto una partecipazione numerosa e qualificata di operatori del settore.
Gli ospiti hanno assaggiato le pizze a libretto di Franco Pepe, quelle al forno di Salvatore Salvo e Gennaro Nasti, mentre Enzo Coccia ha presentato le sue pizze fritte.
Parlando di Campania e dei suoi grandi prodotti un posto d’onore è stato lasciato alla pasta di Gragnano, interpretata per l’occasione dallo chef Alfonso Caputo.

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