Fondata da un Dio
Recuperare la storia e, quindi, l’identità di una Città, come Nuceria Alfaterna che grazie al suo sviluppo, ha assunto un ruolo di grande importanza nella storia civile, politica, militare e religiosa, dell’area circostante, in Campania, in Italia, nell’Impero Romano, ritagliandosi uno spazio degno di nota e di tutto rispetto. Non a caso è l’unica Città al mondo che può fregiarsi di un titolo, quale: Nuvkrinum Alafaternum – ΘΕΟΚΤΙCT/OC/ (Città fondata da un Dio).
“Città fondata da un Dio”, questo è inciso su una lastra di marmo bianco, ricavata da un grosso blocco, composta da sei frammenti combacianti, probabilmente una lapide funeraria, ritrovata nel 1935 al rione Casolla di Nocera Inferiore, conservata presso il Museo Archeologico Provinciale dell’Agro Nocerino. Una epigrafe in alfabeto greco del I secolo d.C. che fa riferimento ad un grammatico greco operante in città. Egli, riferendosi a Nuceria la definisce, ΘΕΟΚΤΙCT/OC/ (theóktistos), fondata da un Dio, ma le parti mancanti non ci permettono di sapere da quale divinità. I numerosi reperti archeologici ci hanno in parte rivelato gli usi, le tradizioni e i costumi delle popolazioni che ce li hanno lasciati, offrendo uno spaccato della vita che i nostri conterranei conducevano circa duemila anni fa. Questi ritrovamenti dimostrano che Nuceria, era completamente integrata in quel sistema di potere, di cultura, di autonomia e di benessere dei propri cittadini, (lo splendore raggiunto è testimoniato da Cicerone, che nel “De Lege Agraria” la numera tra le principali città della Campania). Città con una storia antica, ricca di misteri e di fascino, (alcuni ancora da svelare), ricca di memorie archeologiche, custodisce un volto antico che spesso sfugge a chi vive quotidianamente la città, così come misterioso e unico è il suo patrimonio archeologico, capace di trasmettere emozioni intense. Attraversare questa città, è come addentrarsi in una dimensione dove suggestioni spirituali, testimonianze artistiche e storiche ed eccellenze ambientali si fondono in un equilibrio armonico. Nuceria, avvolta da un fascino particolare è capace di sprigionare energie vitali, che avvolgono il visitatore e ne sollecitano la curiosità, l’intelletto e il cuore. Stretta fra mito, storia e archeologia, deve la sua fondazione alla sua felice posizione e al ruolo strategico che ebbe nel suo territorio. E’ questo il senso dell’epigrafe in greco che la definisce fondata da un Dio. Situata al centro di un’area importante per il suo ruolo di comunicazione e di scambi fra le zone costiere e quelle dell’entroterra della Campania del tempo. In collegamento con Pompei, Stabia, e tutti i mercati delle località marittime. In contatto con tutti gli empori adibiti allo scarico, al deposito e alla vendita di merci del Golfo. Punto di passaggio, tra il territorio nolano e la valle del Calore, a metà strada con Salerno e con l’Irpinia. Luogo strategico, difeso anche dalla stessa natura, protetto dalla catena montuosa dei Picentini e dai monti Lattari, che gli permetteva di avere il controllo sull’intera fertile valle del Sarno, fino a farla divenire sempre più potente, anche grazie agli scambi e al copioso commercio. Possiamo riassumere, senza incamminarci nei meandri della gloriosa storia di Nuceria, ricordando poche semplici nozioni e senza elencarli tutti, i personaggi a cui ha dato i natali. Ci troviamo in presenza, di persone di distintissima condizione sociale appartenenti a ranghi imperiali e sacerdotali. Come non ricordare che gli stessi, hanno avuto un ruolo determinante nella storia, (P. Sittius, M. Nonius Balbus, L. Vitellio, A. Germanico Vitellio, etc.). Lo stesso dicasi per gli storici, scrittori, cronisti, (da Silio Italico, Virgilio, Conone, Livio, Diodoro Siculo, Polibio, Giseppe Flavio, Valerio Massimo, da Tacito a Svetonio, passando per Strabone e Plinio, etc.). Come non rimarcare il suo ruolo, di Città a capo della Confederazione Sannitica, della sua autonomia, della sua potenza e splendore, rafforzata e testimoniata da un proprio alfabeto e dalla emissione di monete di zecca propria. Condurre oggi, anzi Ri Scoprire, l’antica Nuceria riportandola ai fasti e agli splendori di un tempo, dovrebbe essere il costante impegno di ogni cittadino. Il quale dovrebbe acquisire la consapevolezza, ognuno per quanto attiene le proprie capacità, di perseguire l’obiettivo finale, cioè quello di rendere la propria città migliore. Una città dove i cittadini si identificano e ne vadano fieri. Solo con una cultura comune, si potrà giungere ad una situazione di equilibrio tale, da consentire il raggiungimento di migliori condizioni di vita future. Non possiamo progettare il futuro se non conosciamo il passato. Semplicemente bisogna riappropriarsene. – © Riproduzione riservata.
Ri Scopriamo Nuceria: Carmine Montalbano, Antonio Pace.