Un suggestivo percorso, immerso tra storia e natura. Una promenade, accessibile a tutti, che consente di riapprezzare l’antico e fondamentale rapporto tra la città e il mare fino ad oggi perduto.
È questo, in sintesi, il senso dell’intervento realizzato a Paestum, la colonia greca del VII° sec. a.C. in provincia di Salerno, dal Gruppo Unipol e da Legambiente nell’ambito di Bellezza Italia. Si tratta di una campagna nata dalla collaborazione tra queste due realtà che le vedrà impegnate insieme in questi anni nel proporre e attuare azioni di recupero e riqualificazione di aree degradate del nostro Paese per restituirle alla fruizione dei cittadini. Il Sentiero degli Argonauti è stato presentato questa mattina a Paestum da Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente; Maria Luisa Parmigiani, responsabile sostenibilità Gruppo Unipol; Italo Voza, sindaco di Capaccio; Marina Cipriani, direttrice del Museo Archeologico di Paestum; Pasquale Longo, presidente Legambiente Paestum e Valentina Del Pizzo, archeologa di Legambiente. Un intervento realizzato di concerto con la Soprintendenza Archeologica delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, il Museo archeologico nazionale di Paestum e del Comune di Capaccio Paestum. Nel corso della presentazione è stata organizzata una passeggiata lungo il Sentiero degli Argonauti – che termina all’Oasi gestita da Legambiente e completato anche grazie anche alla disponibilità della famiglia Casabella, titolari di un tratto di percorso già esistente – cui hanno preso parte anche diverse scolaresche del territorio.
“La realizzazione del Sentiero degli Argonauti – ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni – ha consentito di porre le basi per una pianificazione partecipata e condivisa con gli enti locali per la tutela, gestione e valorizzazione dell’area archeologica di Paestum offrendo alle centinaia di migliaia di visitatori in visita a Paestum un esempio tangibile di proposta di fruizione alternativa, sostenibile e inclusiva, che valorizza l’esistente, annulla gli interventi invasivi ed è accessibile a tutti. Individuare, tutelare e creare nuova bellezza è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi è il nostro obiettivo prioritario che, grazie all’intesa con Unipol, potrà realizzarsi ora anche in altre zone d’Italia. Perché questo diventi realtà è necessario però non solo investire risorse per contrastare il degrado, l’abbandono, il consumo insensato del territorio. La vera sfida, così com’è avvenuto a Paestum, è ricostruire il concetto di bene comune, l’orgoglio dell’appartenenza e della partecipazione alla vita collettiva”.
“Per Unipol questo è il primo intervento, speriamo, di un modo di operare che ci vedrà a fianco di Legambiente in numerose altre esperienze – ha affermato Maria Luisa Parmigiani, responsabile sostenibilità del Gruppo Unipol -. Il circolo e gli interlocutori istituzionali del territorio sono stati molto bravi a concretizzare la nostra intenzione di dar nuova vita a questo bellissimo posto. Adesso però sta soprattutto a chi abita questo territorio, ai ragazzi, agli operatori turistici, far sì che questo intervento sia davvero un successo, fruendolo, rendendolo vivo ogni giorno e, appunto, facendone non solo un bene ma soprattutto un’esperienza comune”.
Per cercare di restituire la percezione dell’originaria estensione territoriale della città-stato greca, sorta nei pressi della foce del fiume Sele e direttamente sul mare, è stato realizzato un percorso, con accessibilità per i diversamente abili, che potrà finalmente collegare il decumano principale della città, passando attraverso Porta Marina, con la spiaggia della città antica. Lungo l’intero sentiero sono state realizzate quattro stazioni della conoscenza, dedicate all’informazione e alla scoperta degli elementi ambientali presenti nell’area. Inoltre, al termine del percorso, una passerella in legno consente l’attraversamento della duna anche ai disabili muniti di sedia a rotelle. Nel corso di quest’estate sono già stati migliaia i visitatori che hanno attraversato il percorso, pedonale e ciclabile, consentendo ai tanti turisti in visita presso la colonia greca di poter agevolmente accedere da Porta Marina, uno degli ingressi monumentali della città e tra i pochi esemplari di architettura militare di V sec. a. C., al mare, attraverso l’Oasi dunale Torre di Mare gestita da Legambiente. Un intervento che ha consentito, infine, di iniziare a realizzare gradualmente le istanze contenute nella campagna di Legambiente Paestumanità, in corso dal marzo 2012, dando un concreto contributo all’ampliamento della fruizione dell’area archeologica di Paestum quale ulteriore tassello per la realizzazione del Parco archeologico diffuso di Paestum.
La collaborazione tra Gruppo Unipol e Legambiente nei prossimi anni, sarà anche uno strumento per diffondere la cultura della legalità e dei diritti, per favorire tutte le sinergie possibili tra società civile, imprese e istituzioni impegnate in territori compromessi o abbandonati che sarà possibile recuperare e destinare al bene comune. “Bellezza Italia” non sarà l’unico fronte della collaborazione tra Unipol Gruppo Finanziario e Legambiente che si articolerà infatti su diversi ambiti, con il duplice obiettivo di qualificare l’impegno ambientale del Gruppo Unipol nel Paese ed accrescere la consapevolezza dei suoi stakeholder diretti sull’importanza di tutelare e valorizzare il nostro territorio, e in una serie di azioni mirate allo sviluppo di politiche attive e strumenti adeguati a migliorare la resilienza al cambiamento climatico in Italia.