Parte la prima rassegna di musica internazionale, InSide. Quattro appuntamenti da Novembre 2014 a Febbraio 2015 con cadenza mensile e rigorosamente gratuiti: Al Berkowitz (Spagna), Dear Criminals (Canada), Les Passagers (Canada), Sillyboy (Grecia). Questi i nomi degli artisti che saliranno sul palco del Public House, rinomato locale salernitano che sta mettendosi in luce per l’attenzione nutrita per le nuove forme artistico-musicali.
Si parte il 20 Novembre con Al Berkowitz, band Art-Rock originaria di Madrid e che miscela nelle proprie produzioni stilemi volutamente ispirati a capisaldi quali Talking Heads, Radiohead, Television, Tim Buckley e lo sfrenato sperimentalismo dei primi Pink Floyd di Syd Barret. Con alle spalle già ben due album in studio, che hanno ricevuto il favore della critica non solo spagnola, e tour in diverse nazioni Europee, gli Al berkowitz si presentano come un “convenzionale power-trio che sul palco riesce a fornire una resa potente e psichedelica quasi migliore delle loro stesse registrazioni in studio”. La rassegna prosegue Mercoledì 17 Dicembre con il sofisticato electro-folk dalle tinte scure dei canadesi Dear Criminals. Il 15 Gennaio è la volta dei Les Passagers, quintetto di pregevole fattura indie-rock formatosi tra le strade affollate de “la Métropole” Montréal, abili nel proporre all’interno delle loro brillanti sonorità immaginari vividi e che rimandano a temi come l’infanzia, l’amore, le nuove infinite possibilità dell’essere. A chiudere, il 12 Febbraio, il primo viaggio nei meandri della musica internazionale è Sillyboy, singer, compositore e produttore nativo di Atene, saldato a sonorità Retro-Pop che gli hanno aperto le porte a collaborazioni con produzioni televisive e filmiche. Il produttore Cheryl Pawelski ha definito la sua musica “incredibilmente lunatica e allo stesso tempo ordinata come non si sentiva da tempo”.
Con InSide il collettivo Cut-Up Arts and Events intende porre l’accento su tendenze musicali inesplorate o ancora poco conosciute del panorama internazionale. Dare nuova luce ad impellenti fermenti artistici e sentieri musicali, favorendo uno scambio proficuo e necessario con realtà d’oltreoceano e sonorità non convenzionali.