L’Amministrazione Canfora si schiera apertamente contro la Gori, la società che gestisce le risorse idriche sul territorio. La Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Canfora ha deciso di ricorrere al Tar Campania contro l’aumento delle tariffe dell’acqua deciso dal commissario straordinario dell’Ato 3 Campania. Un aumento del 44 per cento nel 2014 e del 68 per cento nel 2015, rispetto alle tariffe dello scorso anno, che comporterà nel corso degli anni un incremento vorticoso del prezzo dell’acqua a tutto danno dei cittadini-utenti. Gli aumenti tariffari, come si legge nella delibera di Giunta approvata ieri, che dà mandato agli avvocati Giuseppe Grauso e Francesco Miani, entrambi del Foro di Nola, di costituirsi in giudizio per conto del Comune davanti al Tar, “sono particolarmente gravosi per i cittadini-utenti ed appaiono del tutto illegittimi ed ingiustificati in quanto fondati su un presunto Piano d’Ambito del 2007 mai attuato e mai approvato”.
“E’ un atto dovuto – spiega il sindaco Canfora – quello di costituirci in giudizio davanti al Tar al fine di tutelare l’interesse dei nostri concittadini. Con l’ausilio degli avvocati Grauso e Miani, che già seguono altri Comuni, abbiamo deciso di costituirci nel giudizio “in aiuto” di altri Comuni che fanno parte della rete dei sindaci per l’acqua pubblica. L’obiettivo è quello di far sì che nella gestione del servizio idrico integrato si possano raggiungere finalmente quei criteri di efficienza, efficacia ed economicità che non sono stati fino ad oggi garantiti. Noi oggi andiamo ad intervenire per bloccare gli ulteriori aumenti del canone idrico, ma, anche, per far valere il principio che l’acqua, essendo un bene pubblico, deve tornare ad una gestione pubblica”.