Piano di Zona Ambito S1: il Comune di Scafati chiede 500 mila euro al Comune di Nocera Inferiore. La giunta del sindaco Pasquale Aliberti ha dato mandato ai suoi legali di promuovere ricorso per il decreto ingiuntivo nei confronti dell’Ente guidato da Manlio Torquato. Nel provvedimento varato dall’esecutivo scafatese viene evidenziato che “sono pervenuti al Comune di Scafati in qualità di Capofila del Piano di Zona S1 una serie di decreti ingiuntivi relativi a debiti per fatture emesse per servizi di assistenza socio-sanitaria resi a favore dei Comuni dell’Ambito S1 e che, in particolare, i decreti ingiuntivi si riferivano a fatture emesse per servizi resi a favore di utenti residenti nel Comune di Nocera Inferiore”.
Complessivamente l’Ente nocerino dovrebbe versare circa 500 mila euro. “Il mancato pagamento delle prestazioni svolte nel corso del 2012 e del 2013 – si legge ancora nella delibera – è dovuto al mancato trasferimento delle relative risorse da parte del Comune interessato dal servizio. Il Comune di Nocera Inferiore è debitore di 173.061,44 euro per le prestazioni socio-sanitarie relative al 2012 e di 344.945,83 euro per il 2013”. Sul caso interviene Antonio Cesarano, membro del direttivo provinciale del Pd.
“Le vicende che stanno ulteriormente caratterizzando il Piano di Zona S1 (con il ricorso da parte del comune capofila a decreti ingiuntivi nei confronti del comune di Nocera Inferiore) evidenziano, ancora una volta, l’incapacità di gestire uno strumento di fondamentale importanza per il sostegno alle categorie meno fortunate del nostro comprensorio – scrive Cesarano -. Nei mesi scorsi abbiamo evidenziato a più riprese l’assoluto immobilismo in cui era stato fatto precipitare il Piano di Zona S1, il coordinamento istituzionale ed i vari coordinatori susseguitisi. Una situazione che, di fatto, ha determinato la perdita di cospicui finanziamenti a causa di mancata programmazione e rendicontazione. Ad oggi stiamo ancora aspettando che si svolgano le selezioni per l’assunzione del personale necessario al funzionamento del Piano di Zona. Stiamo ancora aspettando di conoscere quale sia la programmazione che si intende attuare per il prossimo triennio e quali servizi ci si propone di offrire. Purtroppo, dobbiamo, nostro malgrado, prendere atto che, a distanza di tempo, nulla è cambiato. Anzi, l’impressione è che il quadro sia addirittura peggiorato, mentre continuano le lotte intestine in seno al coordinamento istituzionale, probabilmente anche a causa delle imminenti elezioni provinciali”.
Tiziana Zurro – Agro24