Fiume Sarno, contaminato da Cromo e Rame. Lo dice la rivista Environ Earth SCI

Lo annota sulla sua bacheca personale, il Presidente del Comitato No Vasche, Emiddio Ventre. Attraverso facebook, lancia un invito ad una riflessione sullo stato di salute del fiume Sarno e lo fa spulciando dati da una rivista internazionale. É la Environ Earth SCI del 2014 che, nelle sue pagine, pubblica uno studio dell’Universitá di Napoli. Risultato? Il bacino del Sarno é l’area più inquinata d’Europa. Dalla pubblicazione on line, forniamo i numeri che dicono questo, Cromo e Rame i maggiori contaminanti.
“L’area del bacino del fiume Sarno è uno dei più inquinati d’Europa, ed è dovuto ai prodotti di scarto dell’industria del pomodoro, le concerie di pelle e l’industria farmaceutica. Questa zona inoltre è stata densamente popolata e urbanizzata fin dal Medio Bronzo, come testimonia la presenza di numerosi siti archeologici, tra cui l’antica città di Pompei, e il degrado ambientale che caratterizza la zona è assolutamente inaccettabile. Questo lavoro rappresenta uno studio approfondito per valutare il contenuto di un elemento potenzialmente dannoso di topsoils. In totale, 283 campioni di suolo sono stati raccolti e analizzati, dopo un’estrazione acqua regia, da una combinazione di plasma accoppiato induttivamente emissione atomica e ad accoppiamento induttivo spettrometria di massa al plasma da 53 elementi. Analisi univariata e multivariata sono stati effettuati per mostrare la distribuzione geochimica singolo elemento e la distribuzione dei punteggi fattoriali delle associazioni elementari risultanti dall’analisi fattore R-mode. Mappe che mostrano elementi e le distribuzioni di punteggio fattoriale associazione sono stati ottenuti utilizzando GeoDAS e software ArcGIS. La valutazione della contaminazione del suolo è stata effettuata anche utilizzando il fattore di contaminazione e il grado di contaminazione. I risultati ottenuti indicano che l’inquinamento del suolo ha diverse fonti antropiche. In particolare, l’inquinamento Cr (Cromo) deriva da concerie che scaricano acque reflue nei principali corpi idrici del bacino mentre contaminazione Cu (rame) sembra dipendere diffuse pratiche agricole. Anomalie Tin, Pb, Hg, Zn, Cd, Sb si trovano principalmente nelle aree urbane e industriali, a volte vicino a strade con alti livelli di traffico, mentre vi è una sostanziale coincidenza con i valori di fondo per altri elementi (Co, Ni, Se, Tl e V)”.

Giuseppe Colamonaco

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