I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a Salerno, unitamente a personale della ASL cittadina, hanno apposto i sigilli di sequestro ad una nota attività commerciale di friggitoria e vendita al dettaglio di patatine fritte, situata lungo il corso cittadino.
In particolare, i Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro Preventivo d’Urgenza emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Salerno, a firma del Pubblico Ministero Sost. Proc. Dott. Roberto Penna, che ha direttamente coordinato le attività di indagine eseguite dai Carabinieri del NOE unitamente al personale del Nucleo Annonaria della Polizia Municipale di Salerno, tecnici dell’Arpac e del Dipartimento di Prevenzione Collettiva della ASL cittadina, nella persona del dirigente Dott. Matteo De Sio.
Nel corso dei controlli e sopralluoghi eseguiti dai vari enti all’attività commerciale, disposti dalla Autorità Giudiziaria a seguito di esposti colà pervenuti, è stato accertato che durante l’esercizio dell’attività di friggitoria per la vendita al dettaglio di patatine fritte vi era la produzione ed il versamento in luogo pubblico di vapori, fumi ed odori nauseabondi atti a molestare olfattivamente, anche con bruciori alla gola ed agli occhi e talvolta nausea, le persone residenti od anche esercitanti attività lavorativa nell’area adiacente il locale, nonché venivano provocate fastidiose emissioni acustiche superanti nel tempo di riferimento diurno il limite consentito dalla legge.
In particolare, alcune persone hanno sostanzialmente dichiarato di essere costrette a tenere costantemente gli infissi chiusi e di avvertire aria pesante e particolarmente sgradevole da respirare anche per il disgustoso odore di frittura; anche il rumore proveniente dalle macchine esterne dell’attività è intollerabile soprattutto nelle ore notturne.
Inoltre, dai controlli effettuati dal Dipartimento di Prevenzione della ASL è emerso, in sintesi, che le esalazioni maleodoranti, penetrando in ambiti confinati, inducono condizioni di insalubrità con conseguente inagibilità dei locali interessati, tra l’altro provocando l’esposizione dei lavoratori a condizioni microclimatiche non confortevoli tali da contravvenire ai requisiti degli ambienti di lavoro stabiliti dall’allegato IV del Decreto legislativo 81/2008. L’ASL ha ritenuto la stessa attività di preparazione di patatine inagibile per il negativo impatto igienico-sanitario sul vicinato. Anche l’impianto di abbattimento adottato è apparso incapace ad eliminare le esalazioni così come si dovrebbe.
Pertanto si è dunque proceduto al sequestro preventivo dell’esercizio commerciale e degli impianti in esso presenti, quali le quattro friggitrici e l’impianto di captazione ed evacuazione dei vapori, ed alla contestuale denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria dei due co-legali rappresentanti della società di gestione per la violazione penale emersa nel corso del controllo; difatti in relazione a quanto accertato, la Procura della Repubblica di Salerno procede per la violazione dell’articolo 674 (Getto pericoloso di cose) del Codice Penale.