Gaetano Pedone scende in campo per partecipare alla prossima tornata elettorale.
Sostenuto da una lista civica, il noto avvocato penalista ha deciso di assumere il faticoso impegno in un momento decisamente delicato: da tempo, infatti, la città sta affrontando disagi e problematiche che hanno creato un divario tra la popolazione –ormai sfiduciata e rassegnata- e l’amministrazione.
Dare una svolta risolutiva ai bisogni del territorio, dunque, dovrebbe essere l’obiettivo primario di chi si candida a rappresentare la città nei prossimi cinque anni e Pedone dimostra di avere le idee chiare a tal proposito.
“Meritocrazia, competenza, onestà e rispetto saranno i perni su cui poggiare il mio mandato, se sarò eletto” dichiara “La città ha bisogno di cambiamenti non soltanto apparenti ma concreti : bisogna restituirle l’importanza che meritano i suoi tesori monumentali, i suoi spazi verdi, considerando i giovani una priorità”.
Avviando una campagna di ascolto tra le diverse frazioni ed associazioni del Comune, l’avvocato ha potuto constatare in prima persona quale sia lo stato d’animo degli abitanti rispetto alla gestione amministrativa degli ultimi dodici anni.
“E’ il momento di rimboccarsi le maniche perché c’è molta insofferenza : la gente è stanca di questo modo di fare politica, dove l’ ”assessorificio” funziona solo perché bisogna piazzare i meno competenti o c’è chi crede di brillare più degli altri perché vicino al sole. A chi mi domanda perché ho deciso di candidarmi rispondo che sono innamorato della politica e che la gente ha sete di un qualcosa di nuovo”
I voti non rappresentano dei numeri ma hanno il volto di genitori preoccupati e di adolescenti con tanta voglia di fare: avvicinare e motivare non tanto i partiti quanto le persone alla buona politica, curare il territorio investendo nell’intelligenza dei giovani, attraverso soprattutto la promozione della cultura, sono solo alcuni degli obiettivi principali del candidato Pedone.
“ Mi piacerebbe far sì che la gente torni a vivere la propria città e riportarla nell’agorà (dove anticamente si discuteva, ci si confrontava) invece che costringerla a rimanere chiusa in casa o preferire altri luoghi soltanto perché Nocera Superiore è diventata un dormitorio privo di iniziative. C’è chi che non ha mai letto un libro e pretende di far passare l’idea della cultura come un qualcosa che non serve : ecco, quindi, che si tengono chiusi i monumenti o non si investe sul turismo. Io desidero investire invece proprio su quest’ultima e sulle menti dei nostri figli perché sono motivati, appassionati, e rappresentano il nostro futuro. Voglio dimostrare che chi ha le mani pulite non ha bisogno di tenerle in tasca e che la buona politica non è una chimera.”
Nocera Superiore. Pedone scende in campo per la prossima tornata elettorale
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