I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a San Valentino Torio, unitamente a quelli della locale Stazione, hanno apposto i sigilli di sequestro ad un impianto industriale di lavaggio di ortaggi nell’ambito di una nota locale attività produttiva di coltivazione, lavaggio, imballaggio e confezionamento di verdure.
L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo odierno in esecuzione al decreto del GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, dott. Luigi Levita, è stata coordinata dal sostituto Procuratore dott.ssa Marielda Montefusco, della sezione reati ambientali della Procura Nocerina, guidata dal Procuratore Capo Giancarlo Izzo.
La Procura della Repubblica ha anche emesso informazione di garanzia a carico del legale rappresentante della società interessata per la violazione emersa in ordine al reato previsto dal D.L.vo n.152/2006 (codice dell’Ambiente).
In particolare, a seguito dei controlli eseguiti dai Carabinieri del N.O.E., si è proceduto al sequestro preventivo di un impianto industriale di lavaggio di ortaggi nell’ambito di una nota locale attività imprenditoriale di coltivazione, lavaggio, imballaggio e confezionamento dei medesimi, con informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore a carico del legale rappresentante per aver effettuato o comunque consentito lo scarico delle acque reflue industriali provenienti dall’esercizio dell’attività di lavaggio degli ortaggi in un canale di scolo interpoderale con recapito finale nel fiume Sarno, il tutto in assenza della prescritta autorizzazione ambientale e così in violazione dell’art.137 del D.Lgs 152/2006.
Difatti, dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri del N.O.E. presso la sede operativa della società è emerso che le acque reflue industriali provenienti dall’esercizio dell’attività di lavaggio degli ortaggi vengono immesse in un canale di scolo interpoderale con destinazione finale nel fiume Sarno, il tutto in assenza della prescritta autorizzazione ambientale; difatti dalla documentazione acquisita dai Carabinieri del NOE è emerso che l’autorizzazione allo scarico risulta scaduta di validità, nonché sospesa dal Comune di San Valentino Torio; infatti, il Comune nell’ordinanza di sospensione dell’attività e relativamente alle acque reflue evidenzia che la richiesta di rinnovo di autorizzazione allo scarico del 2008 interessava parte della struttura in corso di realizzazione all’epoca e che attualmente comprende una superficie dei manufatti sopra indicata pertanto veniva a cambiarsi la gestione dello stabilimento e l’attività depurativa avente una maggiore quantità di acqua nonché di superficie e che dagli atti di ufficio non risulta comunicato la quantità d’acqua a consumarsi durante l’anno così come indicato dal D.Lgs.152/06 artt.124 e seguenti in quanto le condizioni non erano identiche a quelle del 2008.