I militari del Gruppo di Salerno, coordinati dal Comando provinciale, nell’ambito di autonoma attività investigativa, effettuavano perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di un soggetto, residente in Giffoni Valle Piana (SA) titolare di un esercizio commerciale di vendita al dettaglio di prodotti elettronici, a contrasto della pirateria informatica ed audiovisiva. L’attività di servizio permetteva di sottoporre a sequestro materiale elettronico, composto da computer con funzione di server, gruppo di continuità, router, adattatore multiporta, smart reader ed una smart card della Sky utilizzato per l’attività di cardsharing.
Nel corso delle attività di P.G. venivano altresì rinvenuti, all’interno di un computer e su 9 hard disk esteri, ubicati tutti presso l’esercizio commerciale, i codici per la decodifica dei canali criptati nonchè l’elenco di ulteriori n. 6 server collegati a quello principale, oltre a circa 1.000 files relativi a programmi e giochi per PS, PS2, Wii e Xbox360 e musicali.
Il meccanismo fraudolento definito “card-sharing”, consentiva attraverso l’utilizzo della smart card originale, regolarmente abbonata al circuito televisivo, la canalizzazione dei codici di accesso in un apposito server. Da questo il segnale criptato veniva diffuso tramite internet e, previo pagamento, veniva attivata la visione agli utenti finali in possesso di un decoder dedicato.
I ricevitori dovevano essere appositamente configurati mediante l’installazione di un software scaricabile dal sito internet pirata mantenendo una continua connessione con linea ADSL al provider principale. Il software consentiva l’aggiornamento continuo dei codici di accesso criptati permettendo la visione in chiaro dei canali SKY.
L’attività investigativa posta in essere dai finanzieri ha disarticolato l’intera rete ed ha individuato il responsabile che ha costantemente garantito il continuo aggiornamento dei codici criptati, permettendo la visione dei canali SKY a tutti gli utenti collegati.
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria.
Sono ancora in corso indagini al fine di individuare, attraverso la lettura delle tracce presenti gli indirizzi IP remoti degli eventuali utilizzatori finali di tale illecito sistema.