Basta un gradino per creare una barriera architettonica.
Marciapiedi privi di scivoli, scale, ma anche pali segnaletici mal collocati ed insegne pubblicitarie: la città si trasforma in un vero e proprio percorso ad ostacoli per chi è ipovedente o costretto a muoversi su una sedia a rotelle.
Sono in tanti i cittadini a denunciare la mancanza di strutture sufficienti perchè tutti possano accedervi, lo scarso senso civico di chi occupa selvaggiamente i pochi spazi riservati ai diversamente abili e la quotidiana odissea vissuta da questi ultimi in città.
La lista delle barriere architettoniche sembra, infatti, non avere fine: si passa dalla stazione ferroviaria ( dove non esiste un servoscala o uno scivolo da affiancare ai gradini del sottopasso pedonale che conduce ai vari binari ed al portatore di un qualsiasi handicap è negata ogni autonomia di movimento) al cimitero, dove chi ha difficoltà di deambulazione si ritrova a fare i conti con ascensori fuori uso e tante rampe da affrontare pur di raggiungere la tomba del caro estinto.
Ad essere presi di mira sono anche i sottopassaggi ubicati a ridosso del liceo classico G.B.Vico (che collegano da un lato via Lucarelli a via Rea e dall’altro via Cabrera con via Pucci), spesso maleodoranti e sporchi, gettonati da chi preferisce abbreviare il tragitto ma che aggravano –di fatto- il passaggio alle mamme che non riescono a sollevare i passeggini, agli anziani, alle donne incinte, alle persone non vedenti o costretti su una carrozzina.
Ostacoli fisici per chi ha una capacità motoria ridotta si riscontrano anche nei pressi dei luoghi di culto, dove l’accessibilità è facilitata ai soli normodotati (il monastero di S.Antonio e la chiesa di S.Gioacchino valgono come esempi), così pure come nelle strutture che ospitano il Museo dell’Agro nocerino-sarnese e le biblioteche comunali, la struttura riabilitativa pubblica ex ospedale di Santa Chiara, tutte raggiungibili e visitabili solo dopo aver superato diverse scale.
Ma il problema si estende soprattutto ai non vedenti, penalizzati da barriere ambientali che non riportano scritte in braille o aiuti audio in diversi luoghi pubblici.
A tal proposito, il comitato di cittadinanza attiva MoviMentiAmoCi (nato per aggregare coloro che intendono spontaneamente attivarsi per il bene della città e che ha segnalato le varie barriere presenti sul territorio), si è già riunito ed attivato per sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale i vari disagi ed ha invitato la cittadinanza a fare lo stesso, indicando eventuali ulteriori ostacoli anche sulla pagina Fb del gruppo.”ll nostro prossimo obiettivo”dichiara Alfonso Oliva “ è quello di organizzare una serata di beneficenza e, attraverso i fondi raccolti, abbattere una barriera per far capire che noi ci siamo”.
Enrica Granato per RTA LIVE