Una gara storica cancellata dai provvedimenti extra sportivi, forse diversamente non si poteva fare e i tifosi restano gli unici ad essere penalizzati. Tutto comincia dai tafferugli di qualche anno fa nella famosa zona di Santa Chiara, un luogo sacro vista la vicinanza del convento delle clarisse, ma teatro di scontri tra pseudo tifosi, o meglio, tra semplici delinquenti. Le autorità preposte al servizio d’ordine non potevano scegliere altre strade, per la seconda volta sarà partita a porte chiuse e lontano dalla Campania, una punizione forse troppo eccessiva, ma necessaria. Chi ha fallito? Fallisce lo sport, coloro che lo gestiscono che si rendono autori di scelte sempre più sbagliate, dopo il derby di TIM CUP, la lega doveva adoperarsi a sensibilizzare, nelle scuole, nelle piazze, nei palazzi pubblici delle due città, ma nulla di questo è stato fatto. I massimi dirigenti della lega pro prendano atto del loro non fare e pensino a dimettersi, perchè di derby ce ne sono tanti e non sempre potranno essere giocati a porte chiuse.
Paganese – Nocerina: un derby senza una casa
© 2013 RIPRODUZIONE RISERVATA