Siano:Si decide oggi in merito all’inelegibilità del sindaco. Parola alla corte d’appello di Salerno

Deciderà questa mattina la Corte d’Appello di Salerno in merito al ricorso sull’ineleggibilità del sindaco di Siano, Sabato Tenore, presentato dai consiglieri di opposizione di “Siano Futura”. Gerardo Riccio, Gennaro Fiume, Giovanni Aliberti, Giorgio Marchese e Antonio Buonaiuto hanno invocato il rispetto della norma sull’incompatibilità fra l’incarico di amministratore di fatto di una struttura sanitaria convenzionata e quella di sindaco di un comune operante sullo stesso territorio, chiedendo la naturale  decadenza del primo cittadino. Il ricorso già sottoposto al giudizio della speciale sezione del Tribunale salernitano non è stato esaminato nel merito, perché dichiarato improcedibile per vizio di presentazione. Oggi la Corte d’Appello dovrà esaminare le motivazioni dell’Avvocato Giorgio Fraccastoro, difensore dei consiglieri di Siano Futura che ritengono errata la dichiarazione di improcedibilità emessa, a suo tempo, dal Tribunale. Nello specifico, Fraccastoro sostiene che il vizio di presentazione del ricorso, rilevato dal Tribunale, fa riferimento a una norma del 1960, abrogata proprio il 6 ottobre 2011, il giorno precedente alla presentazione del ricorso, con l’applicazione del Dgl 150/11. In conformità a questa e altre valutazioni, la difesa dei consiglieri sostiene che l’ordinanza di improcedibilità presta il fianco a numerose censure contenute appunto nelle motivazioni dell’appello. La Corte questa mattina, dovrà solo decidere se il ricorso presentato dai consiglieri comunali deve essere esaminata, dal giudice competente, nella sua sostanza, insieme alla documentazione e alle testimonianze che dimostrerebbero il ruolo di amministratore di fatto della Salus, che il sindaco riveste.<<La decisione di sollevare l’eccezione di ineleggibilità del sindaco,-ha affermato Giovanni Aliberti- non ha alcuna valenza di rivalsa, siamo convinti che i politici debbano essere i primi a rispettare le regole, per recuperare il gap di sfiducia fra cittadini ed istituzioni. Inoltre riteniamo che questo sia un valido strumento per tenere ben separati affari e politica, per questo abbiamo chiesto al Tribunale di analizzare nel merito il nostro ricorso>>.

Gerardo Vicidomini

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