Rischio rapine in tutto l’Agro nocerino sarnese. Ieri mattina due i colpi messi a segno a Nocera Inferiore e San Marzano sul Sarno riaccendono la paura tra i commercianti in prossimità delle feste natalizie. Cresce dunque la preoccupazione tra esercenti e cittadini che invocano maggiore sicurezza. Con l’arrivo del Natale tradizionalmente si assiste ad aumento dei reati predatori e quest’anno complice la crisi economica si teme un netto incremento di tali preoccupanti fenomeni. Ieri intorno alle tre e trenta due uomini con il volto coperto da un passamontagna e armati con una pistola e un coltello, hanno rapinato un bar di via Gabola a Nocera Inferiore. I due malviventi che non sono ancora stati identificati dai carabinieri hanno trovato in cassa solo trenta euro. Il proprietario del locale, infatti, aveva da pochi minuti aperto perché la zona dove è situato in bar è un luogo di passaggio per chi si svegli presto la mattina per andare a lavorare. Intanto poco prima rapinatori in azione anche in un noto bar di S. Marzano Sul Sarno. Il proprietario del locale sotto la minaccia delle armi dei due banditi ha dovuto consegnare quanto contenuto nelle casse circa 200 euro per poi assistere alla fuga dei due malviventi. Due colpi, quindi, registratisi a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro ed eseguiti con lo stesso modus operandi, tanto che secondo i carabinieri le rapine potrebbero portare la stessa firma. Sui due episodi indagano i miliari dell’arma del reparto territoriale di Nocera Inferiore alla ricerca di elementi utili a inchiodare i responsabili. Dalle testimonianze delle due vittime sarebbero emersi molti punti in comune tra i due episodi, dunque, gli autori potrebbero essere gli stessi. Intanto nella tarda mattinata di ieri, i carabinieri della Tenenza di Pagani hanno trovato una Fiat uno di colore bianca abbandonata. L’auto dopo i primi accertamenti è risultata rubata, tanto da indurre i militari a pensare che potrebbe essere stata utilizzata dai due rapinatori che hanno derubato i bar di Nocera Inferiore e S. Marzano.
Gerardo Vicidomini