Pagani: liberate le case della camorra

E’ questione di giorni a breve il Comune di Pagani ritornerà in possesso anche del terzo appartamento confiscato al boss Mario Pepe e occupato per anni illegalmente. Dopo l’abitazione di via Risorgimento diventata per quasi un trentennio proprietà di una coppia di coniugi, ora tocca a un appartamento di via Napoli ancora abitato abusivamente ritornare in possesso di Palazzo S. Carlo. Il Comune è già ritornato, invece, in possesso di un altro appartamento sempre in via Napoli che non era occupato da nessuno nel momento dei controlli. Sono quasi del tutto terminate le procedure per il rientro in possesso dei beni confiscati alla camorra paganese. I primi accessi alle proprietà comunali sottratte ai boss sono stati eseguiti dalla squadra tecnica del Comune, composta dall’avvocato dell’ente accompagnato dall’ufficiale giudiziario, su input dei tre commissari. In ogni caso risale al 2000 la delibera di confisca per i tre appartamenti appartenuti al boss Mario Pepe, due in via Napoli e un terzo in via Risorgimento, con un terreno in via Zeccagnuolo sequestrato a Mario Farina. Sulla questione interviene anche Il Coordinamento Provinciale di Libera Salerno che esprime viva soddisfazione per la notizia del definitivo sgombero dell’appartamento confiscato a Pagani a Mario Pepe. <<Si tratta di un importante segnale di giustizia e legalità, che arriva in un momento particolarmente delicato per la vita sociale e civile della comunità paganese>>. Libera in questi mesi aveva sollevato la questione dell’occupazione abusiva degli appartamenti confiscati e già trasferiti al patrimonio del Comune di Pagani<< L’occupazione abusiva costituisce, -si legge nella nota- uno dei principali ostacoli all’effettivo riutilizzo sociale dei beni sottratti ai mafiosi. È dunque su queste questioni che si misura la sensibilità delle Istituzioni nell’affrontare e risolvere le criticità. Da questo punto di vista, è nostro dovere dare pubblico riconoscimento del lavoro messo in campo dai Commissari Straordinari che reggono le sorti del Comune >>. Sulla vicenda dei beni della camorra finiti al comune, c’è un dettagliato capitolo anche nella relazione che ha innescato lo scioglimento del consiglio comunale per camorra. << Infine, -conclude Libera- rivolgiamo un appello alla triade commissariale affinché al più presto si individuino le modalità migliori per procedere al riutilizzo sociale dell’appartamento liberato. Da questo punto di vista, chiederemo un incontro ai Commissari, assicurando sin da subito la nostra disponibilità alla collaborazione>>.
Gerardo Vicidomini

Argomenti:

loading ads