La vittoria di Renzi a Pagani riscrive gli equilibri interni al centro sinistra

A Pagani le primarie del centro sinistra sono servite per porre le basi per le prossime elezioni amministrative? Il successo elettorale ottenuto dal comitato pro Renzi, determinerà la discesa in campo come candidato a Sindaco di Vincenzo Calce?  La decisione di Isaia Sales di non sostenere Bersani al ballottaggio di domenica come sarà interpretata in città ? Interrogativi a parte il primo e secondo turno di primarie a Pagani potrebbero sancire nei prossimi mesi la nuova leadership cittadina del centro sinistra. Di sicuro c’è un dato politico da non sottovalutare in un momento di allontanamento nazionale e locale dall’impegno sociale, 1362 paganesi hanno deciso di sostenere le primarie.  Da domenica la sinistra paganese e in particolare la vecchia classe dirigente del Pd rappresentata da Gaetano Fiore, Rita Greco, Antonio Zito, Marcello Toscano, Antonio Donato e Giuseppe Riccio sanno di dover fare i conti per ricostruire il proprio partito con un nuovo gruppo dirigente.  I quaranta giovani appartenenti all’associazione “Progetto Comune” a breve potrebbero chiarire la propria posizione politica all’interno dei democratici. L’entusiasmo della battaglia elettorale per le primarie potrebbe essere trasformato in impegno per il partito.  Ma l’incognita più grande a Pagani come in tutto l’Agro in questo momento è rappresentata da Sales.  Al primo turno l’ex sottosegretario ha sostenuto la candidatura di Vendola per poi uscire allo scoperto qualche giorno fa chiarendo di non poter votare Bersani al ballottaggio. Tutto farebbe a questo punto pensare a un sostegno a Renzi. Infatti, già al primo turno movimenti alquanto strani di voti, si sono registrati in molti comuni. In particolare secondo indiscrezioni le buone affermazioni di Vendola a Pagani, Angri e Scafati potrebbero nascondere l’impegno di Sales con il via libera di Vaccaro per minare la stabilità interna del Pd nei centri in cui i maggiori riferimenti del partito sono riconducibili al Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Anche a Nocera Inferiore, si sarebbe tentato di limitare il consenso a Bersani per cercare di alterare alcuni equilibri interni al centro sinistra locale. In sintesi un piano ben definito per dimostrare a De Luca la loro forza nell’Agro.  Una strategia chiara per tentare di indebolire agli occhi della dirigenza nazionale del Pd la forza del primo cittadino di Salerno deciso più che mai a rivestire un ruolo importante nel governo Bersani in caso di vittoria alle prossime politiche. Domenica in ogni caso nell’Agro come in tutta Italia si voterà per il ballottaggio tra Renzi e Bersani per indicare il prossimo candidato premier del centro sinistra

Gerardo Vicidomini

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