Dal mese di novembre è in atto un braccio di ferro tra il Piano di Zona S01_1 che riunisce i comuni di Nocera Inferiore, Superiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio, ed i Centri accreditati per stabilire chi debba occuparsi del trasporto di circa 50 disabili da e per le strutture.
Fino al 30 novembre scorso il servizio è stato garantito dai comuni attraverso il piano di zona, tuttavia il nuovo dirigente Renato Sampogna ha bloccato l’erogazione del servizio in quanto lo stesso verrebbe già pagato dalla Regione Campania nella quota destinata ai centri per la riabilitazione. Nel corso di un incontro svoltosi lo scorso 15 novembre in Regione la dirigente Marina Alfonsina Rinaldi, responsabile per le Politiche socio-sanitarie, ha chiarito definitivamente la querelle confermando quanto sostenuto dal dirigente del Piano di zona nocerino.Dal primo dicembre il servizio verrebbe assicurato proprio dai centri che tuttavia continuano a sostenere di non essere obbligati a farlo e che tuttavia, in attesa di altri chiarimenti, lo starebbero assicurando solo per non danneggiare gli utenti. Una situazione delicata che si ripercuote inevitabilmente sugli utenti e sulle loro famiglie che rischiano tuttavia di essere strumentalizzate sia da chi non conosce i fatti e sia da chi ha tutto l’interesse a sgravarsi di un servizio che veniva tranquillamente pagato dai Comuni, sottraendo però quelle risorse ad altri servizi. Il paradosso è che per anni un servizio potrebbe essere stato pagato due volte, dalla Regione ai Centri e dai Comuni alle cooperative di trasporto sociale. Una vicenda che deve essere assolutamente chiarita e non rimanere chiusa nelle stanze di funzionari e di esponenti politici, per dare tranquillità alle famiglie sulle quali non possono gravare né spese, in alcuni comuni del Piano di Zona ci sono utenti che pagano direttamente il servizio alle cooperative pur essendo già pagato dalla Regione,né altre preoccupazioni.È arrivato il momento di dire la verità!
La legge di riferimento è la L.R. 22 APRILE 2003 N° 8 , l’articolo che tratta del trasporto nei Centri Diurni Integrati è nella parte IV – art. 4.3, alla lettera m “ trasporto, accompagnamento ed eventuale assistenza”.
“Agli ospiti dei Centri Diurni – recita la legge-devono essere garantite le prestazioni che concorrono al mantenimento delle capacità funzionali residue degli ospiti ovvero al recupero dell’autonomia in relazione alla loro patologia e in funzione del raggiungimento o mantenimento del miglior livello possibile di qualità della vita degli ospiti stessi. Ad essi sono garantite le seguenti prestazioni:m) trasporto, accompagnamento ed eventuale assistenza per la fruizione di prestazioni sanitarie all’esterno della struttura e da o per il domicilio dell’utente”.
Luisa Trezza