Confermati arresto e sequestro dei conti per il colonnello dei supermarket

Resta agli arresti domiciliari l’ex colonnello dell’Esercito Giuseppe D’Auria, ribattezzato il re dei supermercati. Il riesame ha confermato le misure disposte  dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Gustavo Danise.

D’Auria è finito agli arresti domiciliari lo scorso 21 gennaio con l’accusa di minacce di licenziamento ed estorsione sul luogo di lavoro. Amministratore unico di una società che gestisce supermarket in vari centri della provincia di Salerno, deve rispondere di ben quarantuno capi d’accusa, molti in concorso con soci o collaboratori, per comportamenti vessatori  comprendenti ritorsioni e ricatti ai dipendenti. L’operazione fu eseguita all’alba dalla sezione di pg della Guardia di finanza, guidata dal luogotenente Pietro Citro, e dai carabinieri del gruppo territoriale al comando del colonnello Giuseppe Mortari, col coordinamento del sostituto procuratore Vincenzo Rubano, titolare dell’indagine. Tra i reati contestati anche la vendita di pietanze da asporto preparate con alimenti scaduti. Rigettata anche richiesta di revoca dell’interdizione a ricoprire ruoli societari. Rimane, inoltre, il sequestro della cifra  di 1milione e 704mila euro, disposto dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Gustavo Danise.

Secondo le accuse dei dipendenti il colonnello settantenne, abusava della sua posizione attraverso vessazioni, usando continuamente minacce di licenziamento con il meccanismo delle contestazioni disciplinari per ottenere rinunce alle spettanze da parte dei dipendenti, costretti così a firmare conciliazioni sindacali, a rinunciare a permessi e riposi, accettando retribuzioni inferiori al lavoro prestato. In particolare, la Procura aveva chiesto misure cautelari anche nei confronti dl altri soggetti, con altre cinque persone indagate a vario titolo tra collaboratori e direttori dei supermercati in questione: uno di questi risponde di un episodio più delicato, con accuse di violenza sessuale nei confronti di una dipendente. I supermercati in cui avvenivano i casi  denunciati  si trovano in tutta la provincia di Salerno, da Nocera Superiore a Nocera Inferiore, passando per Sarno, Cava de’ Tirreni, Giffoni Vallepiana, San Valentino Torio e Pagani.

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