3° PARTE – Continua il viaggio tra le strutture della sanità in provincia di Salerno.
Miglioramenti delle strutture e impianti, 31 milioni di euro impegnati dalla Regione. Il Governatore Vincenzo De Luca ha presentato nei giorni scorsi gli interventi finanziati con le risorse riferibili all’articolo 20 della legge n.6. Per Salerno città sono previsti 10,6 milioni e 20,4 milioni di euro per la restante parte della provincia di Salerno. Si tratta in massima parte di adeguamenti funzionali, strutturali e degli impianti. Per l’ospedale di Oliveto Citra saranno spesi due milioni di euro, cinque per Vallo Della Lucania, 3.5 per Battipaglia, sette per Nocera Inferiore, uno per Roccadaspide e due per Eboli.
Per l’adeguamento antincendio sono impegnati 1,5 milioni di euro oltre che all’”Ruggi” pure per le strutture ospedaliere di Scafati, Polla e Battipaglia. Per la ristrutturazione dei plessi e l’aumento dei posti letto saranno impegnati 3,3 milioni di euro per il servizio psichiatrico di Nocera Inferiore e quello di Polla, e per le strutture residenziali di Nocera Inferiore, Cava de’ Tirreni, Salerno e Torre Orsaia. Per la ristrutturazione delle sale operatorie e gli interventi sismici in provincia di Salerno saranno spesi 4,2 milioni di euro. Ovviamente una goccia nel mare delle necessità. Solo per il complesso di Eboli, infatti, occorrerebbero nove milioni di euro, per dare un’idea della vastità del problema. Per Salerno si è scelto di applicare una filosofia diversa, quella della costruzione ex novo di una struttura sanitaria.
Un’ipotesi applicabile anche ad altri presidii ospedalieri in provincia di Salerno? «Una bella filosofia ma io devo far di conto anche con la prosa» risponde il governatore De Luca, riferendosi alla necessità di trovare i soldi, quelle risorse economiche ingenti per un piano di edificazione di nuovi ospedali.
Per i vari adeguamenti delle strutture ospedaliere in provincia di Salerno si spenderanno un totale di una ventina di milioni di euro. Una cifra importante ma che non prevede la messa in sicurezza sismica di gran parte delle strutture ospedaliere, per fare la quale occorrono, nei solo tre presidi per i quali c’è già una valutazione (Eboli, Sapri e Scafati), 13 milioni di euro. Questi interventi strutturali, funzionali o di impiantistica sommati a quelli per l’antisismicità dei fabbricati non ci si allontana molto dai costi necessari per la costruzione di un ospedale nuovo. Il problema sono i tempi per la realizzazione di una struttura ex novo. Una riflessione che potrebbe valere per Eboli.
Del resto, De Luca sulla possibilità di creare un’unica struttura ospedaliera tra Eboli e Battipaglia, il Governatore ha affermato: «Non è stata individuata nemmeno l’area. Quale nuovo ospedale…» bollando come solo chiacchiere quelle fatte in questi anni. Insomma, tra idee rimaste tali, pochi soldi a disposizione e le difficoltà di realizzazioni di tempi certi e brevi di nuovi presidi, per ora si procedere ad intereventi singoli a lotti, come ha sottolineato il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Giordano. Il manager ricordato le difficoltà di intervenire in strutture aperte al pubblico ma ha assicurato l’attenzione alla vulnerabilità sismica degli ospedali compatibilmente con le risorse economiche a disposizione. Sullo stesso pano il suo “collega” dell’Azienda ospedaliera universitaria Giuseppe Luongo.
Tra gli ospedali potenziati, inoltre, c’è quello di Cava de’ Tirreni con 95 posti letto in più ma senza l’ostetricia, vista il basso numero di nascite. Il presidio di Agropoli va verso la riapertura. Giordano ha ricordato il colpo al cuore nel vedere, durante un sopralluogo agropolese, le catene messe alle porte di una struttura sanitaria che sorge in una zona strategica: quelle catene a breve saranno “spezzate”.
Salvatore De Napoli – La Città
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